3ViTre - Archivio di PoliPoesia
Università di Bologna
DAMS
Dipartimento di Musica e Spettacolo
Provincia di Bologna
Assessorato alla Cultura
LA SOFFITTA
CENTRO di PROMOZIONE TEATRALE
presentano

FESTIVAL di POESIA SONORA

V network internazionale di sperimentazione multimediale

4 aprile Link - Bologna
5-6 aprile 1998 Teatro S.Martino - Bologna
a cura dell’Archivio 3ViTre di Polipoesia
in collaborazione con
Assessorato alla Cultura Comune di Bologna
Assessorato alla Cultura Regione Emilia-Romagna
Presidenza Consiglio dei Ministri



3  aprile ore 21.30  Container Firenze, via del Chiuso 55b Loc.Mantignano tel.055.782982 fax 055.783729
  1. József R. Juhász (Slovacchia)
  2. Wladislaw Kazmierczak (Polonia)
  3. Philadelpho Menezes (Brasile)
  4. Enzo Minarelli

4 aprile ore 23.30 Link, via Fioravanti 14 Bologna tel.051.370855

  1.  József R. Juhász (Slovacchia)
  2. Wladislaw Kazmierczak (Polonia)

5 aprile ore 21 Teatro S.Martino, via Oberdan 25 Bologna tel.051.224671

  1. Eric Andersen (Danimarca)
  2. Claudio Pozzani
  3. Sten Hanson (Svezia)
  4. Philadelpho Menezes (Brasile)
  5. Camillo Capolongo
  6. Stathis Chrissicopulos (Grecia)
  7. Tamas St.Auby (Svizzera) Eleni Taxidu (Grecia)

6 aprile ore 10-13 Teatro S.Martino, via Oberdan 25 Bologna tel.051.224671

6 aprile ore 21 Teatro S.Martino, via Oberdan 25 Bologna tel.051.224671

  1. Julien Blaine (Francia)
  2. Enzo Minarelli
  3. Jacques Donguy (Francia)
  4. Nanni Balestrini
  5. Rosaria Lo Russo
  6. Josef A. Riedl/Michael Lentz (Germania)
  7. Jaap Blonk (Olanda)


si ringrazia
Assessorato alla Cultura Comune di Parma
Parma Poesia ‘98 di Daniela Rossi
Baobab Rivista di Informazione Poetica
Link Project/Radio Città 103/Radio Città del Capo/ La Repubblica


Il festival on line: http://www.vitre.it
e-mail: 3vitre@iii.it


Il “Festival di Poesia Sonora” è alla sua quinta edizione. Le precedenti, giova ricordarlo, sono state il Festival di Polipoesia nell’ambito di BolognaSogna a Villa delle Rose nell’agosto del 1992, Strumenti a Voce, Teatro la Soffitta nel maggio 1995, poi le Serate di Poesia Sonora nel giugno-luglio del 1996, YesbePoetry/SìaPoesia,Teatro S.Martino e Link nell’aprile dello scorso anno, 1997. 

Il “Festival di Poesia Sonora” ha assunto una forma definitiva nonché operativa che lo consacra come unico punto di riferimento italiano per tutte quelle sperimentazioni intermediali forti del binomio vocalità-oralità sviluppato nella continuità dello spettacolo teatrale.  È la voce del poeta che viene esibita, spettacolarizzata nel costante dialogo con i nuovi media e i tipici linguaggi della performance. La voce del poeta sia essa tecnologizzata che naturale mantiene il privilegio della protagonista. 

Il “Festival di Poesia Sonora” si consolida di anno in anno nel presentare, ed è il suo specifico, un confronto tra le varie posizioni della poesia sonora, campionando vasti settori della ricerca internazionale, senza dimenticare i necessari approfondimenti, allestendo all’uopo workshop e laboratori nelle scuole. Ricerca di frontiera, senza dubbio, ma ricerca affascinante che porta i poeti a indagare la corporalità della voce. Il corpo del Poeta in scena, e la voce che si fa corpo sulla scena stessa pretendono di essere ascoltati. 

Anche questa edizione, come sempre aperta a ventaglio sulle varietà dell’approccio performativo,  oscilla tra la presenza carismatica di alcuni nomi storici della sperimentazione fonica-intermediale come lo svedese Sten Hanson
il francese Julien Blaine, il danese Eric Andersen, il tedesco Josef A. Riedl e l’italiano Nanni Balestrini e il nutrito gruppo di validissimi sperimentatori nati dopo gli anni Cinquanta come il genovese Claudio Pozzani, la fiorentina Rosaria Lo Russo, il brasiliano Philadelpho Menezes, il napoletano Camillo Capolongo, l’olandese Jaap Blonk e lo stesso Enzo Minarelli, curatore del festival stesso e affermato poeta sonoro. 
Da seguire con attenzione l’intervento della coppia Tamas St.Auby-Eleni Taxidu (lui svizzero trapiantato a Budapest come docente della locale accademia, lei greca) e l’intervento sul computer da parte del francese Jacques Donguy

Il festival si occupa anche di approfondimenti teorici, e lo fa con il seminario-workshop che si terrà nella mattinata del 6 aprile ore 10-13 al Teatro S.Martino a cura di Nicholas Zurbrugg capo del Dipartimento di Letteratura Inglese alla De Montfort University, (Media Studies School of Humanities, The Gateway Leicester, Inghilterra) che svilupperà il tema della poesia sonora internazionale con filmati e audizioni, mentre la seconda parte sarà a carico di Philadelpho Menezes, esperto critico e poeta sonoro proveniente dal Dipartimento di Semiotica della Pontificia Università Cattolica di San Paolo del Brasile che svilupperà il tema della poesia sonora nel Sud America, con audizioni da un CD appena prodotto sulla poesia sonora brasiliana.

This is the fifth edition of the "Sound Poetry Festival". The previous ones, one needs to remind of them, happened in the august of 1992 at Villa delle Rose, The Bologna Modern Art Gallery, the Festival of Polypoetry, then Voice Instruments in may 1995, Teatro La Soffitta, Bologna, then The Nights of Sound Poetry in june-july 1996, and finally YesbePoetry/SiàPoesia at Teatro S.Martino, Link Bologna, in april 1997. 

The "Sound Poetry Festival" has got a definite shape which puts it into an operative role like the unique italian referring point for all those forms of intermedia experiments based in the couple of orality / vocality towards the theatrical area. It's the poet's voice which is exibited, shown in the continuous dialogue with the new media and the typical languages of the performance. The voice of the poet, both technological and natural, keeps for herself the privilege of being protagonist. 

The "Sound Poetry Festival" has got stronger and stronger, year after year, it has been improving his program which is based into the exibition of the various positions belonging to the umbrella called 'sound poetry', investigating huge areas of the international experimentation, without forgetting the necessary study of the phenomen from a theoretical point of view, organizing workshops or lecture in the schools. Borderline research, no doubt, but fascinating and it makes the sound poets enquire the corporality of the voice. The body of the Poet in the stage, and the the voice which becomes itself body do pretend to be listened to. 

This 1998 edition of the Festival, as usual open to the great variety of the performing approach to sound poetry, waves between the historical presence of some poets who represent the phonetic-intermedia research like the swedish Sten Hanson, the french Julien Blaine, the danish Eric Andersen, the german Josef A. Riedl, the italian Nanni Balestrini and the numerous group of very good sound poetry performers born after the '50es, like Claudio Pozzani from Geneva, Rosaria Lo Russo from Florence, Philadelpho Menezes from São Paulo, Camillo Capolongo from Naples, the dutch Jaap Blonk and Enzo Minarelli himself, curator of the Festival and well known sound poet. 

To be worth being followed the double performance of Tamas St.Auby and Eleni Taxidu, (from Switzerland and Greece), and the computer performance by the french Jacques Donguy

The Festival also develops theory and does it through the workshops held in the morning of the 6th april at Teatro S.Martino from 10 to 13: Nicholas Zurbrugg, De Montfort University, (Media Studies School of Humanities,The Gateway Leicester, England), will face the theme of international sound poetry while the second part will be taken by Philadelpho Menezes (PUC University São Paulo) who will talk about the development of sound poetry in South America.


Eric Andersen (Danimarca)
artista Fluxus attivo sin dagli anni Sessanta. Molto noto e ambìto nel circuito internazionale. Ha appena presentato una mostra personale a Parigi, viene da un tour di performances in Australia, qui al Festival presenta un nuovo lavoro originale per la prima volta eseguito in Italia, dal titolo “SENZA MANI” dove riesce a coniugare come sempre abilità performativa con il linguaggio intermediale qui dato dalle dispositive e dalle imamgini  video.

Claudio Pozzani
giovane poeta genovese, che in pochi anni ha saputo allestire uno dei festival più importanti d’Europa, il Festival Internazionale di Poesia, è poeta lineare e performativo dalla grande presenza scenica, e originale vocalità, qui presenta un lavoro dal titolo “10 MINUTI ALLA FINE”, accompagnato come suo solito da basi musicali.

Sten Hanson (Svezia)
È un nome storico, un monumento vivente, già componente fondamentale del mitico gruppo svedese Fylkingen, che negli anni Sessanta ha divulgato in Europa la poesia sonora (da loro definita ‘text-sound composition’), il suo lavoro è un insieme di frutto di consapevolezza nell’uso del linguaggio in chiave ironia, politica e provoicante, il tutto condito con una buona dose di humor.

Philadelpho Menezes (Brasile)
Giovane esperto di poesia sonora e semiotica, affermato studioso con all’attivo già vari titoli di successo editoriale , è poeta visivo e sonoro, di sicuro impatto, molto fine nel suo lavoro. Presenta ‘POEMI INTERSEGNI’ dove lo scopo principe è, oltre alla fisicità del suono, sviluppare la semanticità delle parole.

Camillo Capolongo
napoletano, performer e poeta visivo, attivo sin dagli anni Settanta, ha sempre sviluppato la potenza vocale in rapporto al linguaggio, compie performances molto suggestive, dove la sua presenza fàtica  è elemento fondamentale.

Stathis Chrissicopulos (Grecia)
Artista visivo molto noto nel panorama internazionale, ha fatto esperienze di poesia visiva, aprendo la propria ricerca anche al video e alla performance.Forte componente mediterranea nel suo nuovo lavoro  performativo.

Tamas St.Auby (Svizzera) Eleni Taxidu (Grecia)
performers giramondo, lei attrice, lui docente all’Accademia delle Belle Arti di Budapest, presentano il pezzo “NEWNEELFLUGREEZ” (NEUTRAL WEAPONFREE NEAR EAST EUROPEAN FLUXUS GREEN ZONE), una performance incandescente al limite tra scienza, parapsicologia e seduta spiritica.

Julien Blaine (Francia)
Attivo da oltre trent’anni come poeta, performer, animatore di riviste (la storica Doc(k)s) di mostre, progetti editoriali, il suo nome attraversa la sperimentazione internazionale sempre in prima linea. Qui presenta un pezzo dal titolo “ÉFFACER (S’)”  dove il gesto, il soffio, gli oggetti sono parte integrante della grande energia che una sua performance sprigiona in scena.

Enzo Minarelli
Poeta sonoro e performer, attivo sulla scena internazionale dalla fine degli anni Settanta, nonché esperto e studioso dei vari fenomeni legati alla poesia sonora nella loro prospettiva intermediale, qui presenta un lavoro nuovo, dal titolo “CORALMENTE ME STESSO” (da Monte Andrea un minore della letteratura italiana del Duecento) dove eleva a protagonista il binomio voce-corpo.

Jacques Donguy (Francia)
Parigino, ha vissuto l’esperienza del movimento ‘beat’, esperto e studioso della sperimentazione intermediale, nonchè noto gallerista e docente universitaro. Qui presenta il lavoro “TAG-SURFUSION” che sviluppa l’idea di un testo infinito portando in scena l’elemento rivoluzionario della nostra epoca, il computer.

Nanni Balestrini
protagonista di primo piano della letteratura italiana contemporanea, poeta, narratore, animatore, da sempre sulla breccia dell’onda  sin dai tempi del Gruppo 63 ad oggi. Presenta la performance ‘Il Pubblico della Poesia’.

Josef A. Riedl - Michael Lentz (Germania)
Nome storico della sperimentazione tedesca (ha collaborato anche con Cage) sta attualmente musicando il ‘Ballet mécanique’ di Léger) si avvale da sempre di un approccio intermediale, anche in questo sua apparizione al festival, attraverso Michael Lentz. “AUDIOVISUAL SOUND ACTIONS” , dove i suoni, le immagini video e le azioni sono la parte più spettacolare.

Rosaria Lo Russo
fiorentina, ha pubblicato diversi titoli di poesia, è  anche traduttrice per l’editore Crocetti, si è imposta all’attenzione per la sua capacità  di lettrice, qui al festival presenta “SEQUENZA ORANTE”.

Jaap Blonk (Olanda)
indiscussa star del circuito della poesia sonora, forse l’unico esempio di perfetta unione tra attore e performer, iperdotato vocalmente, una presenza scenica davvera esemplare, capace di qualsiasi funambolismo fonetico, presenta lavori dal suo ultimo CD “BRAAXTAAL”.


Il “Festival di Poesia Sonora” a cura dell’Archivio 3Vitre di Polipoesia  diretto da Enzo Minarelli, riserva al Link l’apertura delle sue serate, con due eventi molto spettacolari, densi di fascino.

“PULP FICTION” di WLADYSLAW KAZMIERCZAK (Polonia)
Artista versatile e imprevedibile, sfrutta rarefatte atmosfere visive per imporsi all’attenzione del pubblico.Riesce a coniugare la spettacolarità con un forte impatto visivo al limite del pericolo e del masochismo.
In questa sua esperienza al Festival, si avvale della colonna del film Pulp Fiction e della collaborazione di Ewa Smigielska per trascinare il pubblico in una furibonda, violenta atmosfera, fino agli estremi del sangue.
Kazmierczak è un poliartista molto noto all’est, assiduo frequentatore di festival alternativi, vive tra varie città della Polonia.

“TRANSART COMMUNICATION” di J-ÓZSEF R.JUHÁSZ (Repubblica Slovacca)
Artista emergente della scena intermediale dell’est, già noto anche per le sue performances francesi e tedesche. Nel suo caso vale la massima ‘tutto fa spettacolo’, grande artista capace di sfruttare tutti gli elementi della scena al fine di incantare il pubblico.  Si muove lungo la linea sottile di demarcazione tra un teatro degli oggetti, un teatro della parola e del gesto.
Dirige lo Studio Erté, è tra i primi a produrre CD-Rom sperimentali, coordina da vari anni l’appuntamento più importante di performances dei paesi dell’Est europeo. 


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