IL MANIFESTO DELLA POLIPOESIA
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Solamente lo sviluppo delle nuove tecnologie segnerà il progredire
della poesia sonora : i media elettronici e il computer sono e saranno i
veri protagonisti.
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Loggetto lingua deve essere sempre più indagato nei suoi minimi
e massimi segmenti : la parola, elemento base della sperimentazione sonora,
assume i connotati di multiparola, penetrata al suo interno e ricucita al
suo esterno. La parola deve poter liberare le sue polivalenti sonorità.
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Lelaborazione del suono non ammette limiti, deve essere spinta fin
oltrre la soglia del puro rumorismo, un rumorismo signifcante :
lambiguità sonora sia linguistica che orale ha senso se sfrutta
a pieno lapparato strumentale della bocca.
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Il recupero della sensibilità del tempo (il minuto,il secondo), al
di fuori dei canoni dellarmonia o della disarmonia, perchè solo
il montaggio è il giusto parametro di sintesi ed equilibrio.
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La lingua è ritmo, i valori tonali sono reali vettori di significato:
prima latto di razionalità, poi latto demotività.
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La Polipoesia è concepita e realizzata per lo spettacolo dal vivo,
si affida alla poesia sonora come prima donna o punto di partenza per allacciare
rapporti con: la musicalità (accompagnamento o linea ritmica), la
mimica, il gesto e la danza (interpretazione o ampliamento o integrazione
del tema sonoro), limmagine (televisiva o per diapositiva, o dipinto
o installazione,come associazione,spiegazione, ridondanza o alternativa),
la luce, lo spazio, i costumi e gli oggetti.
Enzo Minarelli
Pubblicato per la prima volta nel Catalogo Tramesa dArt, Valencia,
Spagna, 1987.
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